Venerdì, 18 Ottobre 2013 14:34

Niente paura ci pensa la vita, mi han detto così… In evidenza

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Ecco nell'angolo lo zaino ancora pieno e sporco di terreno, contenente in una tasca un po’ goffa quella macchina fotografica che custodisce i nostri momenti e una lettera particolare nel quaderno di caccia. Siamo di ritorno dall'uscita dei passaggi.
Una delle più speciali del nostro mondo scout.


Già dal nome è facile intuire che si tratti di qualcosa di diverso dalle solite uscite, che incuriosisce certo, ma che allo stesso tempo spaventa, in quanto, alla parola passaggio metodicamente spesso si accosta la parola cambiamento … ed in questo caso si tratta del cambiamento che porta con sé l’assenza di qualche persona in quel magico quadrato. Eppure credo che la parola passaggio non sia la più adatta fra tutte: infondo il passaggio è solo per quanto riguarda l’aspetto  fisico: le persone che cambiano branca o che lasciano del tutto, rimangono impresse nella memoria e nel cuore, destinate a non svanire.
Non è facile salutare quelle persone che ti hanno accompagnato lungo la strada, anzi che l’hanno intrapresa insieme a te, che ti hanno visto e aiutato a crescere, sostenuto ed amato anche nelle difficoltà. SCOUT UNA VOLTA, SCOUT PER SEMPRE, è forse questa l’affermazione capace di farci andare avanti con la certezza che la parola addio non compaia sulle nostre labbra.
“Scusa se non t’accompagno, ma ognuno prende la strada che può”.
L’unica consolazione che si ha in quei momenti è quella di sentirsi, ancora una volta , uniti in una stessa famiglia, sotto lo stesso cielo stellato a vivere e condividere le proprie lacrime. Lacrime miste, in cui si fondono la gioia e il dolore, la felicità e la tristezza. Felicità perché infondo sei contento che il percorso dei tuoi compagni prosegua come dovuto, tristezza perché affinché questo accada, deve verificarsi la condizione necessaria di continuare separatamente e lungo due strade parallele.
In quest’uscita ti accorgi di quanto bello sia il legame che ci rende appartenenti a un solo gruppo. Non a caso infatti, sono queste esperienze a unirci più delle altre, quelle in cui verifichi che tante volte ad avvicinare le persone nel tempo non sono tanto gli anni, quanto le forti emozioni: il fare tutto e andare ovunque insieme, sapendo che accanto a te c'è qualcuno che con il suo sguardo ti dice: "non ti preoccupare per qualsiasi cosa ci sono io".
INSIEME è la parola chiave, insieme è la parola che tiene legati i cuori.
Stare insieme vuol dire anche e soprattutto dare spessore a quelle piccole cose che in realtà sono quelle che lasciano un segno indelebile: cantare intorno al fuoco, montare una tenda o camminare con il sorriso sulle labbra nonostante la fatica sapendo che... c'è qualcuno che non ti abbandonerà mai.
E anche se questo qualcuno non vivrà più al tuo fianco, continuerà a vivere nella tua vita e nelle cose che ti circondano. Continuerà a vivere dentro di te, grazie alle cose che ti ha insegnato, grazie ai ricordi che custodisci. Continuerà a vivere ogni volta che riderai, ogni volta che piangerai, ed anche se non sarà lì fisicamente ad asciugarti il volto, sei consapevole della sua presenza. Vivrà dentro di te ogni volta che ripenserai alla tua vita scout… ogni volta che guarderai dentro di te.

Francesca Grottola & Licia Baldassarre

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