Guardando la realtà potevamo constatare che tutto era pronto, come ce lo eravamo immaginati, ma guardandoci dentro scoprivamo che gli unici non ancora pronti eravamo noi.
E’ arrivato per questo il primo momento di preghiera, che ci ha unito ancora di più agli altri componenti del nostro Reparto, e ai fratelli Scout che ancora non avevamo visto ma che sapevamo intorno a noi. Si, ci sentivamo uniti perché consapevoli di avere un Padre in comune. Quel primo momento di raccolta, creava in noi la consapevolezza che non saremmo stati soli e che Lui sarebbe stato con noi, guidandoci attraverso gli "occhiali" che ci avrebbero aiutato a guardare la quotidianità con gli occhi di Dio; occhiali che avremmo usato per tutta la durata del campo, e che come tutti gli occhiali avrebbero lasciato un segno, sulla nostra pelle, dentro di noi.
Iniziava così la vita "dura" al B.P Park che anche noi, piedi teneri, abbiamo imparato a non considerare scomoda e disagevole, perché man mano che i giorni passavano ci si rendeva conto che anche durante le difficoltà c'era sempre qualcuno fisicamente accanto a te, e che le difficoltà e i disagi non c'era più motivo di considerarli tali, erano esperienze! Da queste avremmo solamente potuto trarre materiale in più da aggiungere al nostro bagaglio di crescita!
Uno dei momenti più attesi è giunto di sera. Probabilmente molti di noi se lo erano aspettati di giorno, alla luce, così che avremmo potuto guardare in faccia gli altri ragazzi degli altri gruppi , ci sembrava l'unica maniera per conoscerli a fondo, quello di vedere chiaramente il loro aspetto esteriore. Ma ci siamo resi conto presto che ci sbagliavamo di grosso, perché non c'è modo migliore di conoscere qualcuno che vedere lo stesso fuoco che ti é davanti, riflesso negli occhi di chi ti circonda.
E ti rendi conto che non l’avresti conosciuto abbastanza se non fossi diventato parte di lui, cantando e gioendo insieme!
Un altro grande fuoco è stato quello che ha illuminato la notte dei totem. Notte durante la quale i ragazzi che sono al penultimo anno di Reparto ricevono quello che potrà cambiare la loro vita nel gruppo, il totem! Hanno percorso abbastanza strada e si sono fatti conoscere abbastanza dagli altri, i “totemizzati” possono ora attribuire loro quello che li distinguerà dagli altri membri del gruppo. Il totem sarà formato dal nome di un animale, il cui modo di fare o aspetto lo rispecchia, accompagnato da un aggettivo che descrive una evidente caratteristica del ragazzo.
Accompagnati da Lui, guidati dalle Sue mani, è giunta la fine di questa meravigliosa avventura.
Il Reparto è cresciuto molto durante il campo, molti ragazzi hanno potuto confermare le loro abilità in un ambito in particolare, attraverso la consegna delle Specialità e delle Competenze.
Ma un'esperienza del genere aiuta sempre a crescere tutti, sia noi ragazzi che i capi, che spero siano stati orgogliosi sia dei nostri progressi, sia dei nostri errori, per il modo con il quale ci sono stati vicini, e ci hanno fatto sentire, sempre e nonostante tutto, quel dolce fiato sul collo, di cui, ci siamo resi conto, avevamo sempre bisogno.