Finalmente, dopo aver pazientato per un po’, l'autobus è giunto davanti alla parrocchia. Una volta saliti sul pullman, sempre dopo aver salutato con nostalgia i nostri genitori siamo partiti a tutta velocità! Destinazione: SAN COSTANTINO ALBANESE sulle cosiddette "Dolomiti Lucane", chiamate così per la somiglianza morfologica con le più famose montagne venete e trentine. Dopo qualche ora di viaggio siamo arrivati a destinazione, in provincia di Potenza, proprio nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Dovete sapere che il paese è stato fondato nella prima metà del sec. XVI da una colonia di Albanesi che conserva in parte la lingua d'origine. È una comunità fondata da esuli albanesi, provenienti dalla città di Korone intorno al 1532, che giunsero in Italia per non sottostare all'impero ottomano. Nell'Albanese locale il nome del luogo <Shëkostantìnë>, ricorda il culto di 5. Costantino. Attualmente, a distanza di cinque secoli, si parla la lingua albanese, si conservano i costumi nei loro tessuti preziosi e ricchi di ricamo e il rito religioso greco-bizantino".
In questa cittadina, posta a 650 metri di altitudine, ci siamo informati chiedendo notizie ad alcuni abitanti sulla loro cultura, quindi dialetti, tradizioni e anche sui piatti tipici che preparano. Dopo questa sosta informativa e una pause pranzo abbiamo proseguito per arrivare alla nostra vera meta: Villa Acacia.
In una settimana trascorsa in questo bellissimo luogo, abbiamo potuto vivere come dei veri Cavalieri della Tavola Rotonda. I miei lettori si staranno chiedendo perché...presto accontentati: i nostri Capi infatti alcuni giorni prima di queste Vacanze, ci avevano detto che dovevamo produrre un abito da Cavaliere (ovviamente per i maschietti) e da Dama (per le femminucce).
Abbiamo vissuto avventurose Cacce notturne e tranquille Cacce Francescane...e tanti, ma che dico tanti? Tantissimi lavoretti: una bellissima e creativa lanterna, un artistico vasetto pieno di allegro sale colorato, un utilissimo astuccio cucito a mano (da noi!!) ed infine coloratissime marionette, una per ciascuno di noi. E non finisce qui: dovete sapere che le marionette ci sono anche servite per creare una originale storia da rappresentare in uno spettacolo.
Ah, dimenticavo, abbiamo realizzato anche un astrolabio, indispensabile per orientarsi nel cielo stellato ed individuare costellazioni e stelle nei diversi periodi dell'anno.
Oltre a questo abbiamo anche imparato a rispettare le leggi di un vero cavaliere leale, obbediente e amico.
In conclusione posso dire che questa lunga Caccia durata una settimana è stata veramente una esperienza entusiasmante e ricca di momenti divertenti, di riflessione, e di amicizia vera.
Licia
(la giornalista di Branco)